Si può dunque affermare che l’obesità rappresenta una vera e propria malattia cronica che deve essere combattuta in tutte le sue manifestazioni, dalle imperfezioni estetiche fino ai gradi estremi di obesità grave. Del resto, se è vero che moltissime malattie del nostro tempo sono sempre più spesso il risultato di uno
“squilibrio globale” in cui confluiscono, oltre a fattori ereditari ed ambientali, anche e soprattutto errate abitudini alimentari, è anche vero che quando una di queste malattie si rivela in tutta la sua gravità, quello che affiora è solo la punta di un
“iceberg” che ha iniziato a formarsi fino dai primi anni di vita, tanto che l’obesità dell’adulto può essere considerata anche un problema pediatrico. L’evoluzione dell’eccesso di grasso è la
cosiddetta “SINDROME METABOLICA” di cui
obesità viscerale (profilo a mela) e
insulino resistenza conducono a numerose malattie metaboliche e vascolari, instaurandosi così un vero circolo vizioso in cui l’aumento dell’insulina incrementa il grasso viscerale e, questo ultimo, incrementa l’iperinsulinismo. Conseguenze: aumenta il giro vita, il grasso si accumula nella zona centrale del corpo e si modifica anche la composizione corporea, diminuendo la massa magra, aumentando quella grassa e, soprattutto, le cellule grasse diventano, a causa dell’insulino resistenza, sempre più grandi e sempre più resistenti al trattamento.
Inoltre Il tessuto adiposo
(o grasso) non è solo un serbatoio di riserva energetica, ma un vero organo endocrino, sempre in movimento ed in grado di sintetizzare numerosi ormoni e sostanze chimiche. Per
“sbrogliare”, questo intreccio fra obesità viscerale ed insulino resistenza, la prima terapia è quella di modificare lo stile di vita sedentario ed opulento del mondo occidentale combattendo l’obesità in tutte le sue manifestazioni e cercando di mantenere stabile, soprattutto con l’aiuto di una costante attività fisica, il proprio peso corporeo, ricorrendo così all’uso dei farmaci solo dopo il fallimento dietetico e comportamentale.