Francesco Morelli metodo a dieta libera


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REGOLAZIONE DELLA FAME

Perchè si ingrassa

 

Il nostro appetito è regolato da due centri nervosi che si trovano in una formazione del nostro cervello, detta “ipotalamo” e che sono rispettivamente il centro della fame e della sazietà. Infatti, tutti noi abbiamo o non abbiamo appetito proprio in funzione della maggiore o minore attività di questi centri il cui equilibrio è regolato da diverse sostanze chimiche ed ormonali (glucosio, insulina, leptina, grelina ecc.). Non solo, ma i meccanismi di regolazione non sono solo di tipo umorale ed ormonale ma anche di tipo qualitativo in quanto, attraverso un sorta di “sonde”, questi centri inviano ai nostri organi di senso e gustativi un continuo flusso di messaggi che ci fanno scegliere un alimento invece di un altro. Tutto questo “intreccio di meccanismi” è reso ancor più complesso dal fatto che il nostro tessuto adiposo è un organo a tutti gli effetti, sempre in movimento ed in grado di influenzare l’appetito ed il peso. E così, accanto al noto “grasso giallo” che ha non solo una funzione di riserva energetica ma produce anche una serie di sostanze che possono provocare molte malattie metaboliche, abbiamo anche un “grasso bruno” (detto anche BAT) che, invece di immagazzinare “riserve di grassi”, cerca di bruciarli producendo calore (cosiddetta Termogenesi). Questo tipo di grasso, che è presente in eccesso negli animali ibernanti (come orso bruno ecc.), in seguito a cambiamenti climatici ed alimentari che si sono succeduti nei secoli, è purtroppo scarsamente rappresentato nell’uomo, il che potrebbe spiegarci perché è aumentata l’obesità e perché molti pazienti hanno difficoltà a dimagrire. Quando tutti questi meccanismi funzionano correttamente, l’apporto di energia (dato dalle calorie introdotte con il cibo) ed il dispendio energetico (dato da esercizio fisico, metabolismo basale e termogenesi) si controbilanciano e tutti noi manteniamo un giusto peso. Purtroppo, tutto questo non sempre “funziona” e la conseguenza è una “staratura” di questi centri che portano ad un incremento del peso e confermano sempre più l’ipotesi del doppio centro di controllo, ossia uno “anabolico” (aumenta il peso) ed uno “catabolico” (diminuisce il peso) e che, in equilibrio fra di loro (set point), sono controllati da due noti ormoni (leptina ed insulina). Tuttavia, anche se l’organismo cerca di mantenere questo equilibrio, non si è ancora capito perché, ad un certo punto della vita, scattino dei meccanismi che alterano il funzionamento di questi centri ed un individuo, prima magro, cominci poi ad ingrassare. E così, anche il nostro “set point” risulterà starato e, posizionandosi su un peso più elevato, assumerà un atteggiamento tendente al risparmio (thrifty) e indirizzerà le calorie assunte più verso l’accumulo che il consumo: l’obesità diverrà quasi uno stato naturale e dimagrire sarà più difficile perchè lo stesso organismo attuerà una drastica riduzione dell’energetica, soprattutto in individui predisposti o che vivono nei paesi più evoluti. Perciò, una volta dimagriti, cercate di mantenere il peso per almeno uno due anni in modo che il vostro “orologio biologico o set-point” si riassesti al suo normale livello mantenendo così il nuovo equilibrio ponderale.

 

 

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